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Montemontanaro

Vocabolario

 

1. NOTIZIE STORICHE

 

 

Montemontanaro è un piccolo paese di 300 abitanti, in comune di Montefelcino, in provincia di Pesaro e Urbino, nella regione delle Marche. Si trova sulle colline della sponda sinistra del fiume Metauro, ad un’altezza di m 325 sul livello del mare.

La sua storia non è ben documentata, almeno fino al sec. XVI, soprattutto per mancanza di studi storici. Il nome del paese compare per la prima volta in documenti fanesi del Mille e Duecento.

Il comune di Montemontanaro coincideva con la parrocchia di San Marco, che di recente è stata unita alla parrocchia di Montefelcino. Sin dal Medioevo faceva parte della diocesi di Fossombrone, diocesi ora accorpata a quella di Fano.

Questo territorio era parte integrante dello Stato Pontificio, e solo nel periodo dei duchi di Urbino appartenne ai Montefeltro. Con la scomparsa del duca Francesco Maria II della Rovere nel 1631, il ducato di Urbino ritornò nelle mani del papa, e così anche questi paesi ritornarono a far parte dello Stato Pontificio fino all’unificazione d’Italia del 1860. In questo lungo periodo vi fu l’intervallo del dominio napoleonico dal 1798 al 1815.

Poco dopo l’unità d’Italia, nel 1866, il comune di Montemontanaro fu soppresso, e fu unito al comune di Montefelcino del quale ancora fa parte.

È difficile sapere da dove derivi il nome di Montemontanaro, che in dialetto si dice Montanèr. Poiché la prima parte del nome è equivalente alla seconda, si può pensare che quella sia un’aggiunta, dato che molti paesi iniziano con Monte; perciò è presumibile che Montanaro significhi ‘(paese) montanaro’, cioè ‘paese su un luogo collinare’.

Il dialetto di Montemontanaro appartiene a quell’insieme di dialetti centro-settentrionali, piemontesi, lombardi, emiliani e romagnoli, che arrivano fino a Montemarciano nel territorio di Senigallia vicino ad Ancona.

Gli abitanti del paese e della campagna di Montemontanaro un tempo erano dediti in prevalenza all’agricoltura, anche se la componente degli artigiani era ed è piuttosto forte, soprattutto nel settore edilizio.

Il territorio del nostro ex-comune comprende alcune frazioni: Borgo Nuovo, il Vicinato e Molino di Malla.

Le campagne sono ricche di vigneti, ben esposti al sole, che producono ottima uva: in prevalenza Bianchello del Metauro, Sangiovese e Montepulciano.

Dal punto di vista abitativo, di particolare pregio è il centro storico di forma circolare, attorniato da mura che una volta concedevano un solo ingresso sotto una costruzione ad arco che è stata purtroppo distrutta nel 1948 per motivi inspiegabili (questa è la foto anteriore alla sua distruzione [foto Montanaro-1] e lo stesso scorcio nella nevicata del 1991 [Montanaro-2]); ora l’accesso avviene in due punti di interruzione della cerchia muraria. Le case del centro storico non sono di particolare pregio e solo una metà di esse è stata restaurata.

La chiesa parrocchiale, dedicata a San Marco (ma fino al sec. XV il patrono era San Giorgio) si trova a duecento metri dal paese; è una bella costruzione più volte rimaneggiata. Al suo interno vi è un affresco del sec. XV e una pala d’altare da molti ritenuta opera del fossombronese Gian Francesco Guerrieri dipinta verso gli inizi del Seicento [Montanaro-11].

Nei dintorni del paese sono da notare due pregevoli residenze padronali di campagna: quella dei Montanari e quella dei Battisti poi Bonazzoli.

Il territorio del paese è delimitato da due vallate, quella del rio Maggiore verso nord al confine col comune di Serrungarina, e quella del rio Puto verso sud al confine col comune di Fossombrone; a nord-ovest si prosegue nel territorio di Castelgagliardo del comune di Isola del Piano, mentre a sud-est vi è il paese di Montefelcino, capoluogo comunale.

 

  

BIBLIOGRAFIA

 

Sanzio Balducci, Le Marche, in ‘I dialetti italiani. Storia, struttura, uso’, a c. di Manlio Cortelazzo, Carla Marcato, Nicola De Blasi, Gianrenzo P. Clivio, Torino, Utet, 2002, pp. 452-484

Sanzio Balducci, Le Marche. Per la serie "Profili dei dialetti italiani" a cura di Manlio Cortelazzo, Pisa, Pacini, 2000, pp. 160 + CD (con la registrazione di sedici dialetti rappresentativi della realtà dialettale marchigiana, fra cui quello di Montemontanaro)

Gabriele Ghiandoni, La valle del Metauro. Dalla foce a Borgopace, ‘Guideverdi Maggioli’, Rimini, Maggioli Editore, 1989

Oreste Torquato Locchi, La provincia di Pesaro ed Urbino, Roma, Edizioni di ‘Latina gens’, 1934

Giulino Tacchi, Guida ai centri minori della provincia di Pesaro e Urbino, Pesaro, Puntoacapo Soc. Coop. Pesaro, s.d. (circa 1995)

Raimondo Selli, Il bacino del Metauro. Descrizione geologica, risorse minerarie, idrogeologia, Fano, Cassa di Risparmio di Fano, 1954

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Augusto Vernarecci, Fossombrone dai tempi antichissimi ai nostri, Fossombrone, vol.I, Tipografia F. Monacelli, 1903; vol. II, 1914; vol. III, Fossombrone, Presso la Biblioteca Passionei, 1917

Augusto Vernarecci, Montefelcino. Curiosità storiche (1218-1591), II Ed., Pesaro, Nobili, 1960